F.A.Q. SU INSTALLAZIONE STUFE A PELLET:

Domanda: Chi deve eseguire l'installazione delle stufe ?
Risposta: L'installazione corretta di una stufa può essere complessa, ed è meglio, potendo, affidarla ad un professionista. Un installatore esperto dovrebbe conoscere le normative tecniche e di sicurezza in vigore, i regolamenti edilizi locali, ed essere in grado di valutare esattamente qualità, quantità e costo dei materiali necessari all'installazione e di pianificare una installazione corretta e sicura. La normativa UNI 10683 definisce i compiti dell'installatore. A parte quanto richiesto dalla norma, un buon installatore dovrebbe:
- eseguire un sopralluogo completo prima dell’ installazione
- fornire un preventivo scritto ove siano elencati con chiarezza natura, quantità e qualità dei materiali e accessori necessari o previsti per la corretta installazione, con i relativi prezzi, compresi quelli dei trasporti, della mano d'opera, e delle tasse correnti
- stilare, in caso di accordo, un corretto contratto scritto, con una lista completa di materiali e servizi con le relative garanzie, una data di consegna certa, chiari termini di pagamento
- essere coperto da una Assicurazione RCT
- essere disposto a garantire per iscritto la propria installazione, almeno per un anno, assumendosene la responsabilità


Domanda: Posso montare tratti orizzontali di tubo di raccordo alla canna fumaria?
Risposta: Il montaggio di tratti di tubo orizzontali dovrebbe essere evitato o almeno limitato a brevi tratti che mantengano una pendenza verso l’alto; i cambiamenti di direzione (curve), dovrebbero essere realizzati con l’impiego di gomiti aperti. La presenza di tratti orizzontali e/o curve limita notevolmente il tiraggio, per rendere meglio il concetto basti pensare che ogni curva o metro orizzontale, vengono rispettivamente compensati da un innalzamento di mt.1 e mt.2 della canna fumaria!!


Domanda : Come deve essere la canna fumaria?
Risposta: Premettiamo che la canna fumaria è elemento fondamentale per garantire il corretto funzionamento delle stufe e che è sempre opportuno affidarne la costruzione, le eventuali modifiche/risanamenti ad un professionista qualificato del settore.
La canna fumaria deve rispondere ai seguenti requisiti (normativa di riferimento UNI 10683 punto 4.2.2):
• essere a tenuta dei prodotti della combustione, impermeabile ed adeguatamente isolata e coibentata.
• essere realizzata con materiali adatti a resistere alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore, all'azione dei prodotti della combustione ed alle loro condense.
• avere andamento prevalentemente verticale, con deviazioni dall'asse non superiori a 45°
• essere adeguatamente distanziata da materiali combustibili o infiammabili mediante intercapedine di aria od opportuno isolante.
• avere sezione interna preferibilmente circolare: le sezioni rettangolari o quadrate devono avere angoli arrotondati con raggio non inferiore a 20 mm
• avere sezione interna costante, libera ed indipendente.
• avere le sezioni rettangolari con un rapporto massimo fra i lati di 1,5


Domanda: Ho già avuto altre stufe a legna ed è già presente la canna fumaria, posso utilizzarla per la nuova stufa?
Risposta: Prima di acquistare una nuova stufa, vi consigliamo di rivolgervi a personale specializzato e qualificato, affinché possa verificare e controllare con idonea strumentazione che il condotto fumario preesistente soddisfi i valori di depressione (tiraggio) richiesti dal nuovo apparecchio e che rispetti le normative.
Non sempre, il buon funzionamento della canna fumaria collegata ad una stufa precedentemente posseduta, è garanzia per il nuovo apparecchio acquistato!!
Le stufe di nuova concezione infatti, nel rispetto delle normative vigenti, devono possedere requisiti tecnici che permettano la riduzione delle emissioni inquinanti, spesso sono quindi dotate di una doppia combustione e garantiscono rendimenti nettamente superiori a quelle di vecchia generazione (per rendimento s’intende la percentuale di calore effettivamente ceduta all’ambiente).
Per soddisfare i requisiti di cui sopra, si è reso necessario veicolare i fumi rallentandone l’uscita dall’apparecchio. Un'altra variabile è rappresentata dal materiale con il quale è realizzato il focolare della stufa, infatti passando da materiale refrattario a ghisa o altri materiali, si ha una consistente diminuzione della temperatura dei fumi in uscita. E’ naturale quindi che la somma di questi fattori, debba trovare compensazione in una maggiore efficienza della canna fumaria.

Domanda: Che tipo di manutenzione deve essere fatta alla stufa/cucina a legna e con quale frequenza?
Risposta: STUFE: la stufa a legna necessita di periodica manutenzione, gli intervalli naturalmente variano in funzione del periodo d’utilizzo e del tipo d’intervento.
Almeno una volta l’anno, occorre pulire l’interno delle stufe asportando i residui della combustione (fuliggine), rimuovendo e pulendo i tubi di raccordo alla canna fumaria ed eventualmente la testata superiore, verificando l’integrità delle eventuali guarnizioni di tenuta in fibroceramica e delle parti componenti il giro fumi; nelle stufe dotate di forno procedere alla pulizia dello spazio tra forno e testata.
Verificare anche le guarnizioni di tenuta delle porte e dei cassetti.

Domanda: Come posso pulire il vetro fuoco della stufa?
Risposta: Il metodo più semplice per mantenere pulito il vetro della stufa, è quello strofinarlo con carta di giornale (quotidiano) inumidita e cenere oppure si possono utilizzare i normali detergenti per vetri con uno straccio di cotone, effettuando l’operazione rigorosamente a freddo; per una pulizia più approfondita, sono in commercio prodotti adatti anche alla pulizia dei vetri dei caminetti. Non utilizzare spugne abrasive che righerebbero il vetro.


FAQ TRATTAMENTO ACQUA

Domanda: Quale acqua dobbiamo bere? Possiamo aprire il rubinetto e bere a volontà o è preferibile orientarsi verso la botti-glia di minerale?
Risposta: Scegliere un ‘acqua minerale dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo, invece l’acquisto il più delle volte, viene erroneamente effettuato in base a sollecitazioni pubblicitarie o alla convenienza economica.
Ecco una guida alle sostanze che troviamo nel nostro bicchiere:
• PH: è un parametro che misura l’acidità o la basicità dell’acqua ( scala da 0 a 14). Se il valore è 7 l’acqua è neutra: valori inferiori a 7 indicano che l’acqua è acida; valori superiori a 7 indicano che l’acqua è alcalina. I valori delle acque potabili possono variare da 6,5 a 8,5. Raramente le tubature domestiche possono alterare in maniera significativa il pH della fonte di origine.
• DUREZZA: la durezza è legata alla presenza di sali, calcio e magnesio. I valori di legge consigliati vanno da 15 a 50°f. Valori intorno ai 20 gradi francesi sono riscontrabili in acque poco dure, al contrario i valori intorno ai 40°-50° indicano la presenza di acque dure. Dal punto di vista tossicologico l’acqua dura non è pericolosa per l’uomo.
• NITRITI: in base alla legge italiana i nitriti non devono superare i 0,5 mg/l.
• NITRATI: in base alla legge italiana i valori non devono superare i 50mg/l.
• CLORULI: in base alla legge italiana i valori riscontrati nelle acque devono essere inferiori a 250mg/l.
• SOLFATI: i solfati sono composti contenenti zolfo e sono normalmente presenti nell’acqua in seguito al suo naturale passaggio attraverso le rocce del sottosuolo, i valori consentiti dalla legge italiana non devono superare i 250 mg/l.

Domanda: L’acqua del rubinetto è sicura e buona da bere?
Risposta:
• QUALITA': L’acqua del rubinetto, ovvero l'acqua pubblica, è uno dei settori più vigilati, monitorati e controllati di-fatti è sottoposta al controllo quotidiano del gestore e ai controlli periodici dell’ASL e dell'ARPA.
• AMBIENTE: Utilizzare l’acqua del rubinetto aiuta l’ambiente perché riduce l’utilizzo di bottiglie di plastica la cui pro-duzione, il trasporto ed il difficile smaltimento sono importanti fattori di inquinamento.
• RISPARMIO: Calcolando un prezzo medio di 2,40 euro per una confezione di 6 bottiglie da 1,5 litri ed ipotizzando che ne acquistiate due alla settimana, alla fine dell’anno avrete speso circa 250 euro per portarvi faticosamente a casa circa 936 litri d’acqua. L’acqua che avete a disposizione ogni giorno a casa vostra ha un costo medio di circa 2,00 eu-ro per metro cubo, ovverosia 1000 litri. Perché pagare due volte?
• COMODITA': Perché accollarsi la fatica del trasporto di pesanti e scomode confezioni acquistate nei supermercati? L’acqua del rubinetto è buona e non pesa. E’ buona e non inquina perché arriva direttamente a casa attraverso la re-te acquedottistica.

Domanda: Qual è l’impatto ambientale del consumo di acqua in bottiglia
Risposta: Il commercio e il trasporto di acqua minerale confezionata, è un altro aspetto importante nella valutazione dei cari-chi ambientali. L'impatto del trasporto dipende da diversi fattori come il tipo di mezzo utilizzato e la distanza percorsa dal produttore al consumatore, passando per il distema distributivo.
Il trasporto di acqua in bottiglia in Italia avviene unicamente attraverso TIR. Annualmente vengono impiegati 480.000 TIR che messi uno dietro l'altro formano una fila lunga circa 8.000 Km, come da Roma a Mosca e ritorno.

"se vuoi rendere il sapore dell’acqua del rubinetto gradevole e piacevole per bere puoi installare uno dei nostri prodotti di filtrazione con pochi semplici passi", chiedi maggiori informazioni a riguardo